A Fantastic Essay by Mauro Pesce on the Fate of The ‘Historical Jesus’ Since Vatican II

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“Il fatto che la ricerca di oggi su Gesù sia rappresentata da studiosi di chiese diverse sta a significare che l’esigenza di una profonda riflessione religiosa è radicato nei diversi cristianesimi ed è sintomo di un mutamento culturale. Ciò che è comune a tutti i tentativi è il bisogno di rimanere all’interno del cristianesimo cercando in Gesù i valori cristiani fondamentali che si fatica a trovare nelle rispettive chiese. La percezione dell’incapacità delle chiese di rispondere ai bisogni religiosi della situazione contemporanea, la percezione che la rappresentazione ecclesiastica di Gesù non corrisponde a quello che egli effettivamente e fece e disse, a quello che volle essere. La percezione anzi, della dissomiglianza tra il comportamento delle chiese e quello di Gesù.

In sostanza, il periodo successivo al Concilio vaticano II ha conosciuto due tendenze. Una hanno proposto di portare avanti la riforma iniziata cercando di portare fino in fondo il progetto di ritorno alle fonti, considerato finalmente in modo veramente integrale: un ritorno non più alla chiesa antica ma a Gesù stesso. Questa esigenza è stata minoritaria. E’ prevalsa invece la linea che rivaluta le continuità el Concilio Vaticano II con il concilio di Trento, una linea che ne stempera la novità e ricaccia il cattolicesimo nella situazione di essere senza risposta di fronte ai grandi problemi posti dall’età moderna: come fondare la trascendenza della parola di Dio e di Gesù rispetto alla chiesa, come ripensare il cristianesimo all’interno della cultura umanistica e scientifica moderna.

It’s a fantastic essay.  It’s long and articulate and marvelous.

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